Roma e il Vedutismo
di Gaspar van Wittel
Il pittore olandese Gaspar van Wittel, nato ad Amersfoort in provincia di Utrecht nel 1653, morto a Roma il 13 settembre 1736 e naturalizzato italiano, padre di Luigi Vanvitelli, genio dell'architettura neoclassica italiana, è attribuibile forse a lui la nascita del movimento pittorico del cosiddetto “Vedutismo” tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo.
Gaspar van Wittel arrivò a Roma nel 1674 e vi rimase a lungo. Ben presto divenne noto per le sue “vedute di Roma”, che avevano una particolarità: erano estremamente accurate.
Vedute che realizzò con l'uso della camera ottica, una cabina portatile completamente oscurata, molto in uso all'epoca. Questo strumento proto-fotografico proiettava all'interno l'inquadratura riflessa, che lui ricalcava e dipingeva.
Questa tecnica fu poi praticata da un altro maestro del vedutismo italiano, il pittore veneziano Canaletto.
Questo progetto fotografico, intitolato “Roma e il Vedutismo di Gaspar van Wittel”, è una personale e libera interpretazione sul Vedutismo, e vuole essere un omaggio al padre del Vedutismo italiano.